Sonny Colbrelli, il ritiro dalle corse è ufficiale: “Mi aspettano nuove sfide, le voglio affrontare con il sorriso”
Non ha voluto aspettare la data inizialmente prospettata: Sonny Colbrelli ha dato ufficialmente l’addio al ciclismo agonistico. A darne notizia è la sua squadra, la Bahrain Victorious, con un comunicato. Il ritiro dalla scena arriva dopo mesi in cui il corridore era dovuto rimanere lontano dalle corse in seguito al malore accusato al termine della prima tappa della Volta a Catalunya 2022. A Colbrelli è stato impiantato un defibrillatore, cosa che gli ha permesso di riprendere una vita normale, ma che lo ha comunque tenuto lontano dalla bicicletta. Il pensiero di un possibile ritorno in sella è rimasto nell’aria per qualche periodo (anche se le regole in vigore in Italia non glielo avrebbero comunque permesso), fino a oggi – domenica 30 ottobre.
“Un anno fa di questi tempi stavo celebrando la vittoria più importante della mia carriera, la Parigi-Roubaix 2021 – le parole di Colbrelli – Non avrei mai pensato di trovarmi, un anno dopo, a fronteggiare uno dei momenti più difficili che la vita mi ha messo davanti. Ma è una vita di cui voglio essere gtato, che ho rischiato di perdere e che mi ha dato una seconda opportunità: quella di essere qui, a ricordare che sono uscito dall’Inferno del Nord come un vincitore e che l’ho fatto in una maniera leggendaria, che resterà nella storia e che potrò raccontare ai miei figli. È da loro, dalla mia famiglia, che sto trovando la forza di accettare questo momento della mia carriera”. Carriera che, a livello professionistico, è iniziata nel 2010, quando Colbrelli entrò a far parte dell’allora Colnago – CSF Inox.
Il 32enne bresciano, che nel 2021 è stato anche Campione italiano e Campione europeo, aggiunge: “Dico addio al ciclismo, anche se fa male farlo dopo una stagione come quella passata. È stata la migliore della carriera. Ho imparato cosa la vita può darti e cosa può toglierti. Ora rimarrò nel ciclismo insieme alla Bahrain, che mi è rimasta vicina come una seconda famiglia e che mi accompagnerà in questo periodo di transizione, da corridore a un nuovo ruolo che evolverà giorno dopo giorno. Sarò un ambasciatore per i nostri partner, lavorerò insieme agli allenatori della squadra e condividerò la mia esperienza con i compagni”. Questo varrà sia per la “prima squadra” che per le due formazioni di sviluppo nell’orbita della Bahrain Victorious, ovvero il Cycling Team Friuli e la formazione Under 19 Cannibal.
Colbrelli spende parole anche sulla sua situazione clinica e sul confronto con altre realtà: “Il mio caso è stavo valutato anche da persone che hanno seguito quello di Christian Eriksen (il calciatore danese che gioca attualmente in Inghilterra, nel Manchester United – ndr). Ma il ciclismo non è il calcio: si gareggia per strada, non su un campo in cui l’eventuale intervento di una squadra medica può essere immediato. I calciatori si allenano in un’area limitata, un ciclista può trovarsi da solo per ore su una strada isolata. Ammetto di aver considerato l’eventualità di rimuovere il defibrillatore, ma sarebbe stato un rischio troppo grande, che non voglio prendermi. Per me, per mia moglie, per i miei figli e per i miei genitori”.
La chiusura di Colbrelli: “Ora mi aspettano nuove sfide e io mi preparo per affrontarle. Lo voglio fare con il sorriso, continuando comunque a godermi ogni uscita in bicicletta che farò. Anche se sarà solo per divertirmi e non per gareggiare”.
La Bahrain Victorious saluta il suo campione con le parole del direttore Milan Erzen: “Sonny è stato parte di questa squadra fin dai primi giorni. Lui è un campione e io sono felice del fatto di essere riuscito a dargli il supporto necessario per i suoi incredibili risultati. Ora la cosa più importante è che lui stia bene. Siamo contenti del fatto che Colbrelli resterà con noi per condividere la sua esperienza nella nostra squadra e nei gruppi giovanili”.
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